...un poco da bar, un poco per sorridere, un poco per niente, così
solo per passare bene il tempo.
Storielle, che ci raccontiamo parlando a tavola con parenti e amici, magari sempre le stesse, ma, si sa, la gente di mare cambia, inventa, toglie, aggiunge quello che non ricorda. …cose sentite e rielaborate, forse di fantasia, forse realmente accadute. Ecco alcuni momenti delle nostre chiacchiere frequenti, un poco da bar, un poco per sorridere, un poco per niente, così solo per passare bene il tempo.
Anno: 2022
Pagine: 128
Formato: 14x22 cm
Carta: aralda 160 gr
Rilegatura: cucito a mano con contenitore in cartone
Dino Faraguna, nato e vissuto a Trieste, ha passato l’infanzia a San Giusto tra casa, scuola e i frati di Montuzza, ma d’estate sempre a Sirolo (riviera del Conero, Ancona) tra la casa dei nonni e la spiaggia, ma soprattutto nel mare.
Da studente ha giocato a basket, ha lavorato al totalizzatore dell’ippodromo di Montebello, ha fatto il precettore di un bambino israeliano, ha fatto il tipografo/amministratore alla Cooperativa Libraria dell’Università mentre studiava medicina. Poi ha fatto il pediatra, di prima linea, poi il primario e direttore sanitario a Trieste, a Verona, a Monfalcone e Gorizia, di nuovo a Trieste e a Udine.
Ha scritto di medicina nelle riviste disciplinari e di divulgazione scientifica, poi si è dedicato, assieme a Franco Zigrino (direttore generale di lungo corso) a raccontare storielle di varia umanità incrociate nella carriera di entrambi: Sanità dietro le quinte – a Trieste e dintorni (2019) e Bestiario Sanitario – Eroi delinquenti o normali lavoratori? (2021), usciti per gli antiquari tipi della Libreria Drogheria 28.
Ha scritto CasadeRabaz – prima e dopo l’esodo istriano (2020, MGS Press ed.) la storia della casa dei nonni, proprio sul mare a Rabaz, abbandonata dopo la guerra, rinata a Sirolo, dalla parte opposta dell’Adriatico, e in vari luoghi dalla Francia alla Nuova Zelanda. La storia dell’esodo di una famiglia, centrata sul destino della casa abbandonata per forza, scritta raccogliendo le memorie di tutti i familiari, senza rancore né piagnistei, un modo di raccontare la bellezza della propria infanzia. Storia riscritta in inglese per i discendenti emigrati e i loro amici e congiunti che non sanno l’italiano come molti di coloro che si integrano bene nel luogo che li accoglie: HouseinRabaz story of an Istrian family (Englaro ed. 2021)
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